1. L'INSTABILITA' DELLA DEMOCRAZIA E IL COLLASSO OCCIDENTALE

    By Decadenza Sociale il 11 Oct. 2023
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    La vera causa della crisi occidentale non è l'economia ma è il sistema politico sul quale si basa, ovvero: la democrazia. Il pluralismo che caratterizza la democrazia in realtà crea instabilità, impedisce di fare progetti a lungo termine e rende precarie le basi identitarie ed economiche sul quale dovrebbe basarsi una nazione. Nella democrazia il dualismo destra-sinistra degenera sempre in toni esasperati tanto che si verificano atti di violenza o forte conflittualità anche tra la cittadinanza, anche in contesti con il quale la politica non dovrebbe avere nulla a che fare (come per esempio la scuola, la famiglia,il lavoro ecc..). All'interno della democrazia le persone finiscono con l'odiarsi a vicenda perché schierate in fazioni diverse, tanto che si può tranquillamente dire che il conflittualismo è la base portante della democrazia (destra vs. sinistra, ricchi vs. poveri, imprenditori vs. lavoratori, dipendenti vs. autonomi, centri sociali vs. polizia e chi più ne ha più ne metta). Praticamente si scrive "democrazia" ma si legge "guerra interna ad una nazione".
    Ma come può una nazione prosperare con tutte queste spaccature interne? Come può una società trovare stabilità se al suo interno vige una perenne situazione di conflittualità tra la gente? Semplice, non può. Senza stabilità politica non c'è neanche stabilità economica, non c'è armonia sociale e alla lunga vengono meno anche i valori morali come l'empatia verso il prossimo, il concetto di quieto vivere, il rispetto reciproco e il senso di appartenenza alla propria patria. Semplicemente il sistema dempocratico è un sistema deleterio, assurdo, senza senso e destinato a sfaldarsi. Non è un caso che il periodo migliore d'Italia sia combaciato con il suo massimo periodo di stabilità politica, ovvero i quarant'anni di governi DC-PSI. Anche se c'era la democrazia per quattro decenni hanno governato sempre gli stessi il che ha permesso di creare una stabilità economica e sociale nonché un'identità nazionale. Che piaccia o meno le dittature sono i sistemi economici che funzionano meglio perché pemettono di progettare anche a lungo termine senza interruzioni. Non è un caso che una dittatura come la Cina sia divenuta la prima potenza economica al mondo, come non è un caso che una semidittatura come la Russia sia la maggior potenza militare al mondo. Ma anche i califfati arabi sono in forte crescita tanto che in più occasioni i loro leader hannno apertamente dichiarato di voler prendere il posto dell'Occidente, ovvero divenire loro la parte più sviluppata e ricca del globo prendendo di fatto il posto dell'Europa e del Nord America (e non è affatto escluso che possano riuscire in tale intento).

    I paesi occidentali invece non possono fare lo stesso ragionamento perché troppo occupati nelle loro diatribe interne. Se negli Usa vince Trump si perseguirà un certo progetto politico, se invece vince Biden un altro. Se in Italia gov...

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    Last Post by Decadenza Sociale il 11 Oct. 2023
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  2. @ROCK ROMANO: LA STORIA DEL ROCK NELLA CITTA' ETERNA

    By Decadenza Sociale il 11 Oct. 2023
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    In questo articolo si parla della storia del Rock di Roma, ovvero delle band che sono nate e cresciute in questa città e che hanno fatto la storia del genere. Abbiamo scelto una band per ogni decennio, quella che ci sembrava la più importante e conosciuta anche a livello nazionale. Precisiamo subito che non verranno riportati cantautori, anche se di genere rock, perché fanno parte più della categoria cantautorato (per il quale forse faremo un articolo a parte successivamente). Perciò in questo articolo verranno riportate solo le band.


    LITTLE TONY AND HIS BROTHERS

    GLI ANNI '50 E '60: IL ROCK 'N' ROLL SBARCA NELLA CAPITALE

    Il primo a portare il Rock a Roma è stato probabilmente Little Tony, abbiamo appena detto che non avremmo parlato di cantautori ma con lui faremo un'eccezzione. Non molti sanno che non iniziò la carriera da solista ma nei suoi primi anni era accompagnato da una band il quale il nome completo era Little Tony and His Brothers. La band non nasce a Roma ma a Londra poiché Little Tony decise già da giovanissimo di andare a farsi le ossa nella capitale inglese. Fu li che imparò a cantare e suonare il Rock 'N' Roll. Tra il 1958 e il 1960 la band incide un notevole numero di dischi singoli che erano per lo più cover di canzoni inglesi/americane già famose come "Lucille", "Johnny B. Goode", "Shake rattle and roll" ecc.. Fu così che il "Piccolo Tony" si fece conoscere al grande pubblico e si lanciò nella carriera solista che tutti conosciamo incidendo pezzi divenuti famosissimi come "Cuore Matto" (1967) o "La Spada nel Cuore" (1970).


    I GOBLIN

    GLI ANNI '70: IL ROCK NEI FILM

    Probabilmente la Rock band di Roma più di successo degli anni '70 erano i Goblin. La band nasce nel 1975 e nel loro sound si potevano annoverare diversi generi tra i quali: Rock Progressvo, Rock Strumentale e Rock Sperimentale. La band divenne nota per lo più per la realizzazione di colonne sonore, in particolar modo per la loro collaborazione ad alcuni film di Dario Argento. Tra questi possiamo ricordare in particolare le colonne sonore di "Profondo Rosso" (1975), "Suspiria" (1977) e "Zombi" (1978).


    IL BANCO DEL MUTUO SOCCORSO

    ANNI '80: ROMA PATRIA DEL ROCK PROGRESSIVO

    Tra gli anni '70 e gli anni '80 in Italia e nel mondo si fece strada un genere nuovo in ambito Rock, ovvero il Rock Progressivo (o Progressive Rock). Il genere mescolava le caratteristiche del Rock Psichedelico a elementi della Musica Classica e del Jazz. A Roma in quegli anni nasce una delle band che hanno scritto la storia di questo genere in Italia: i Banco del Mutuo Soccorso (avvolte abbreviati anche come "Il Banco"). Precisamente la band nasce a Marino, in provincia di Roma, nel 1968 ma il primo album è datato 1972 e porta lo stesso nome del gruppo. In breve tempo la band diventa f...

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    Last Post by Decadenza Sociale il 11 Oct. 2023
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  3. Stati Uniti del Sud Europa (SUSE)

    By Decadenza Sociale il 25 Aug. 2023
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    Gli Stati Uniti del Sud Europa (SUSE) sono un progetto che propone l'Unione tra i soli stati del Sud Europa e dell'area occidentale del Mediterraneo. Consci del fato che una Unione Europea possa dare più rilevanza al tutto il continente all'interno dello scacchiere mondiale non si vuole abbandonare l'idea di uno Stato Europeo ma modifacarla per renderla più coerente anche con le esigenze territoriali e identitarie. L'idea di base del SUSE è che l'Unione Europea così come è adesso non ha senso poiché unisce tre tipi di Europa troppo diversi tra loro. L'Europa continentale non è altro che la somma di tre subcontintenti ovvero Nord Europa, Sud Europa ed Est Europa che, pur avendo affinità storiche e territoriali, rappresentano tre culture, tre economie e tre territori diversi. Per tanto può esserci cooperazione tra queste tre entità ma non può esserci una unione poché alla lunga questa può risultare controproducente, generando caos e attriti interni tra nazioni nonché difficoltà nel creare un'entità unica a causa delle diversità di vedute che potrebbero esserci all'interno. Per tanto il SUSE propone lo scioglimento dell'attuale UE e la creazione di tre Unioni Europee distinte, nel nostro caso gli Stati Uniti del Sud Europa che comprenderebbero: Italia, Spagna, Grecia, Malta, San Marino, Principato di Monaco, Francia del sud (Corsica e Occitania), Principato di Andorra, Spagna, Portogallo e Gibilterra. Il progetto prevede la modifica territoriale di alcune nazioni attuali come la separazione del sud della Francia (Occitania e Corsica) dal resto dello stato francese e di Gibilterra dal Regno Unito. Il che non sarebbe comunque un problema poiché l'obiettivo finale del SUSE dovrebbe essere quello di superare le nazioni attuali per sostituirle con le macroregioni che diverrebbero le entità territoriali principali dell'Unione. Nel caso del SUSE è stata pensata una suddivisione territoriale composta dalle seguenti aree (che comprende regioni, macroregioni, isole e provincie autonome) quali: Grecia, Malta, Sicilia, Sud Italia, Roma, Centro Italia, Toscana, San Marino, Padania, Piemonte, Liguria, Sardegna, Corsica, Monaco, Occitania, Andorra, Catalogna, Paesi Baschi, Galizia, Aragona, Valencia, Baleari, Castiglia, Andalusia, Portogallo, Gibilterra. Per un totale di 26 aree territoriali autonome.

    L'obiettivo politico-economico sarebbe quello di costruire una nuova identità e un nazionalismo non più basati sulle vecchie nazioni (che altro non sono che i residui dei regni del passato) ma su un'identità prettamente sudeuropea e mediterranea. Quindi riconoscendosi di fatto in queste nuove diciture abbandonando quelle del passato. Per fare questo, oltre a proporre una costituzione unitaria e un ordinamento unitario di regole e leggi, serve anche una lingua unitaria che nel caso del Sud Europa potrebbe essere lo spagnolo in quanto lingua neolatina più parlata al mondo. A livello economico il progetto co...

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    Last Post by Decadenza Sociale il 25 Aug. 2023
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  4. L'abolizione della famiglia

    By Decadenza Sociale il 23 June 2023
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    Sono pienamente consapevole che quello della famiglia è un argomento delicato, un tabù quasi intoccabile e difficile da intaccare. Ma la mia non è una provocazione e nemmeno una guerra, semplicemente sono uno al quale piace analizzare le cose nella loro interezza, senza trascurare nulla, voglio essere realista ed affrontare la realtà anche attraverso l'utopia se necessario, per trovare le soluzioni ad eventuali problemi. Perciò, cercherò di spiegare nella maniera più chiara che mi è possibile quelle che sono le ragioni che mi hanno spinto a trattare questo argomento.

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    1. La nascita della famiglia: Differenze tra la famiglia collettiva (del passato) e la famiglia privata (di oggi).

    Le società che si sono succedute nei millenni hanno sempre visto la famiglia come colonna portante di tutto il tessuto sociale. Forse, l'unica eccezione, erano le società tribali dove il concetto, per l'appunto, di tribù (ovvero la collettività) era più centrale rispetto al concetto di singola famiglia. Possiamo dire che le tribù primitive erano fondate sul concetto di "famiglia collettiva" ovvero tutti erano figli di tutti e tutti erano genitori o nonni di tutti. Ne risultava che all'interno della tribù, sia che fosse composta da poche decine di individui, da centinaia o da migliaia ci si sentiva tutti come fratelli/sorelle, poiché la vita quotidiana era basata sul concetto di comunità e quindi di condivisione. Invece, con la nascita delle società urbanizzate, si è fatto strada il concetto di "famiglia privata" che era per lo più il prodotto di una visione borghese o, per meglio dire, un riflesso del concetto di "proprietà privata" ovvero "la mia famiglia" , "i miei figli" come dire sono i miei e di nessun altro. Infatti, il concetto di proprietà privata non esisteva nelle tribù primitive ma nasce nelle società urbanizzate dove chi possedeva più ricchezza possedeva anche più beni. La famiglia per l'appunto era il prodotto di questa concezione. Soprattutto per i poveri che, non avendo ricchezze materiali, puntavano proprio sulla famiglia per avere anche loro una qualche proprietà e anche dei lavoratori (parliamo di società dove più o meno erano tutti contadini) poiché un povero non poteva certo permettersi di pagare dei braccianti nei campi. La loro prole era la loro unica ricchezza. In seguito anche le religioni, soprattutto i monoteismi, adottarono la famiglia come argomento di punta fino a farla diventare un loro tratto identitario. Questo soprattutto perché si riconoscevano nella natura patriarcale della famiglia.

    2. Il matrimonio

    Nelle antiche società urbanizzate la famiglia era per lo più il prodotto di matrimoni combinati, quindi matrimoni per lo più di natura economica e avvolte politica. Ovvero due famiglie potevano decidere di unirsi per aumentare la loro ricchezza o il loro peso nella società e per farlo decidevano di far unire in matrimonio i l...

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    Last Post by Decadenza Sociale il 23 June 2023
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  5. Boomers, Millennials, Zoomers a quale generazione appartieni?
    Tutte le generazioni in ordine cronologico che hanno caratterizzato l'ultimo secolo e mezzo di storia.

    By Decadenza Sociale il 19 June 2023
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    Ecco una panoramica di tutte le generazioni da fine '800 ai giorni nostri. Voi a quale appartenete? Vi riconoscete nella descrizione fatta?

    - GENERAZIONE PERDUTA (nati tra il 1883 e il 1900)

    E' una generazione composta da coloro che avevano un'età tra i 18 e i 39 anni nel periodo della 1° Guerra Mondiale (1915-1918) infatti era quella l'età nel quale si poteva venire arruolati. Definita "Generazione Perduta" (o Lost Generation) perché contraddistinta da dei tratti che includevano decadenza, visioni distorte del "sogno americano" e confusione di genere. Entrarono infatti in conflitto con i valori morali e sociali conservatori dei loro genitori nel mondo del dopoguerra. Avendo assistito a quella che consideravano una morte inutile su scala così massiccia durante la guerra, molti membri della Generazione Perduta hanno rifiutato le idee più tradizionali di comportamento corretto, moralità e ruoli di genere. Erano considerati "persi" a causa della loro tendenza ad agire senza scopo, anche incautamente, concentrandosi spesso sull'accumulo edonistico di ricchezza personale. Molti giovani uomini di questa generazione entrarono con entusiasmo in guerra credendo ancora che il combattimento fosse più un passatempo cavalleresco, persino affascinante, che una lotta disumana per la sopravvivenza. Tuttavia, la realtà che hanno vissuto, il brutale massacro di oltre 18 milioni di persone, inclusi 6 milioni di civili, ha mandato in frantumi le loro tradizionali immagini di mascolinità e le loro percezioni sui diversi ruoli di uomini e donne nella società. Autori del tempo come Ernest Hemingway , Gertrude Stein , F. Scott Fitzgerald e TS Eliot con le loro opere hanno raccontato nel dettaglio le lotte e le fratture interne a questa generazione. L'ultimo membro di questa generazione, l'ultracentenaria Nabi Tajima, è morta nel 2018 perciò nel mondo non esiste più nessun esponente di questa generazione.

    - GREATEST GENERATION (nati tra il 1901 e il 1927)

    In italiano "Grande Generazione" il termine "Grande" sta ad indicare il fatto che questa è la generazione che ha vissuto le due grandi crisi di inizio '900, ovvero: la Depressione Economica iniziata nel 1929 e la 2° Guerra Mondiale che ha avuto luogo tra il 1939 e il 1945. I membri di questa generazione sono praticamente coloro che combatterono in prima linea la 2° Guerra Mondiale. Nel dopoguerra furono i fautori del boom demografico generando il più alto tasso di fertilità mai raggiunto nella storia occidentale. Furono anche i testimoni diretti del passaggio definitivo dalla vita rurale delle campagne alla vita urbanizzata delle città. In Europa sono anche la generazione che ha visto la nascita e la caduta delle dittature nazifasciste oltre che aver vissuto in prima persona la rivoluzione d'ottobre in Russia e la nascita dell'URSS. Con l'estinzione della Generazione Perduta ad oggi la Greatest Gener...

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    Last Post by Decadenza Sociale il 19 June 2023
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